Definizione

Per sovraindebitamento si intende «lo stato di crisi o di insolvenza del consumatore, del professionista, dell’imprenditore minore, dell’imprenditore agricolo, delle start-up innovative e di ogni altro debitore non assoggettabile alla liquidazione giudiziale ovvero a liquidazione coatta amministrativa o ad altre procedure liquidatorie previste dal codice civile o da leggi speciali per il caso di crisi o insolvenza» (art. 2 lett.c) d.lgs. 14/2019).

Con il decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 viene riformata la famosa legge sul sovraindebitamento  in vigore dal 2012, anche nota come legge salvasuicidi.

La vecchia Legge n. 3 del 2012, infatti, ora è stata confluire nel nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, adottato col citato decreto legislativo (vedi GU n.38 del 14-2-2019 – Suppl. Ordinario n. 6).

Pur rimanendo immutata la propria struttura e finalità, la nuova legge sul sovraindebitamento prevede adesso un meccanismo di esdebitazione integrale di ogni posizione passiva anche senza alcun pagamento dei creditori. In pratica, potrà ottenere la totale cancellazione da ogni debito pregresso anche il soggetto che non ha proprio nulla da offrire in pagamento ai creditori, neppure in parte. Va comunque evidenziato che si tratta di un’ipotesi eccezionale, assolutamente in deroga ai principi generali dell’ordinamento (vedi art. 2740 cod. civ.), e come tale si è eventualmente ammessi a tale beneficio soltanto una volta sola. Tuttavia, appare sin d’ora evidente che la nuova esdebitazione catalizzerà l’interesse di quel ceto debitorio che con la precedente normativa non potevano accedere al benefici derivanti dalla gestione del sovraindebitamento in quanto privi di reddito e/o di beni intestati da poter liquidare.

La ratio di questa novità non è solo quella di restituire il debitore alla sua piena vita professionale ed economica, una volta liberato dal peso dei debiti, ma anche quella di reimmettere nel mercato soggetti potenzialmente ancora produttivi. Il che equivale ad avere un  approccio diverso rispetto la passato, ossia intendere la crisi del debitore non solo sotto il profilo personale di un soggetto, ma anche e soprattutto come la crisi di un centro di interessi intorno al quale ruotano altri interessi diffusi e sovra individuali da quelli tradizionalmente tutelati dei creditori.

 

 

 

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